Alzi la mano chi ancora non conosce la Torta Caprese!
Per fortuna il nostro Bel Paese é ricco di tradizioni e in fatto di cucina, salata o dolce che sia, c’é sempre una ricettina che non vediamo l’ora di condividere o sfoggiare nella migliore delle occasioni!
Per gli amanti del cioccolato e della frutta secca (in particolare mandorle e nocciole), la Torta Caprese é un piccolo dolce peccato e farà sicuramente contenti tutti i vostri ospiti.
Nata a Capri, e questo ci piace e suona così incredibilmente romantico, la Torta Caprese, come molti altri capisaldi della pasticceria internazionale, sembra essere nata per una dimenticanza del pasticcere che la creò, un certo Carmine Di Fiore, nel lontano 1920.
E contrariamente a quanto potessi immaginare, essendo lo sfondo di Capri così meravigliosamente magico (faraglioni, i colori, il mare azzurro, i giardini di Augusto), la storia di questa Torta ha davvero poco di romantico… sembra infatti che il pasticcere Di Fiore fu chiamato a preparare una torta per tre scagnozzi di Al Capone, arrivati a Capri per procurare una partita di ghette. Pare che nella fretta o per la tensione stessa di preparare la torta richiesta da questi tre malviventi, il buon Di Fiore si dimenticò di aggiungere all’impasto della torta di mandorle e cioccolato, proprio la farina!
Questa dimenticanza, tuttavia, rese questa torta memorabile e piacque così tanto che tutti vollero la ricetta, diventando cosi nel tempo un dolce tipico della zona di Capri, dalla quale si diffuse velocemente lungo la Costa d’Amalfi e la Penisola Sorrentina.
Data la bontà di questa torta, non poteva essere altrimenti..
Prepariamola insieme.
Ingredienti:
- 170 g di zucchero a velo (dividetelo in due parti uguali, da 85 g l’una)
- 170 g di burro morbido (temperatura ambiente)
- semi di mezza bacca di vaniglia
- 170 g di cioccolato fondente grattuggiato
- 148 g di albumi (in media, un albume pesa circa 30 g, quindi 5 uova) a temperatura ambiente
- 85 g di nocciole tostate in polvere
- 85 g di mandorle tostate in polvere
- 1 pizzico di sale
- 14 g di cacao amaro in polvere
- 25 g di fecola di patate
- 4 g di lievito per dolci
- 85 g di tuorli (in media, un tuorlo pesa circa 15 g) a temperatura ambiente
Procedimento:
- In una ciotola, montate il burro con metà dello zucchero, quindi 85 g di zucchero a velo e aggiungetevi i semi della bacca di vaniglia. Io ho utilizzato l’estratto di vaniglia in gel che trovate nei tubetti al supermercato di Paneangeli, e ne ho utilizzati tre cucchiaini pieni.
- In forno, fate tostare le mandorle e le nocciole e poi polverizzatele utilizzando il mixer. Per velocizzare questo passaggio, io ho tuttavia utilizzato mandorle e nocciole già grattugiate che vendono in buste da 400 grammi.
- Montate bene il composto e aggiungetevi un pizzico di sale
- Aggiungete ora i tuorli d’uovo, uno alla volta, gradualmente, fino a che non saranno assorbiti. Consiglio realmente di pesare sia i tuorli che gli albumi cosi da avere esattamente la dose prevista dalla ricetta di Sal
- Preriscaldate il forno a 160 gradi in modalità ventilato. Non vi nascondo di aver preferito la modalità “statico” per abitudine di cottura con questo tipo di impasti e di torte. Sappiate però che le indicazioni di Sal prevedono il forno “ventilato”.
- Prendete il cioccolato fondente e grattugiatelo tutto. Io l’ho tritato finemente utilizzando il mixer.
- In una ciotola, a parte, miscelate bene le polveri setacciandole: cioccolato fondente grattugiato, le mandorle tostate e polverizzate, le nocciole tostate e polverizzate, la fecola di patate, il cacao in polvere, il lievito per dolci e tenete da parte
- In una ciotola grande, pesate gli albumi e iniziate a montarli con le fruste, aggiungendovi gradualmente i rimanenti 85 grammi di zucchero a velo. Gli albumi dovranno essere montati a neve, ma non dovranno essere “fermi”, cioé non dovranno essere montati troppo, ma, come si dice in gergo “a becco d’uccello“, vale a dire che il composto, dalla frusta, dovrà formare una specie di becco, appunto.
- Avete quindi ora, dinanzi a voi, 3 ciotole: una con il composto di tuorli d’uovo e zucchero, una con le polveri, una con gli albumi montati
- Procedete ora ad aggiungete al composto dei tuorli, burro e zucchero, 1/3 del composto fatto di albumi e 1/3 delle polveri setacciate, e procedete ad amalgamare bene; procedete ad aggiungere ancora 1/3 di albumi e 1/3 di polveri, amalgamando dal basso verso l’alto, e ancora un’ultima volta con l’ultimo terzo di composto.
- Imburrate una tortiera e infarinatela utilizzando la fecola di patate. Io ho utilizzato un anello apribile che non ha il fondo, ed ho allargato l’anello fino ad avere un diametro di 23 cm, poi ho foderato con carta forno la teglia del forno.
- Versate il composto ottenuto nella tortiera e livellate bene.
- Lasciate cuocere per circa 45-50 minuti.
- A cottura ultimata, sfornate la Torta Caprese e lasciatela raffreddare
- Una volta fredda, sformatela dalla vostra tortiera
- Decoratela a piacere con abbondante zucchero a velo, utilizzando uno stencil o delle formine o un centrino. Io mi sono ricordata di avere un bellissimo sottopentola in acciaio dalla sagoma geometrica e così ho deciso di utilizzarlo come fosse uno stencil.
La particolarità della ricetta di Sal De Riso, rispetto alla ricetta tradizionale, é che il cioccolato non viene fuso a bagnomaria, come abbiamo fatto in passato in questa ricetta, bensì solo grattuggiato. Inoltre, usualmente la ricetta prevede solo mandorle, mentre in questo caso la torta ha sia mandorle che nocciole.
E’ una torta che già normalmente piace moltissimo, soprattutto agli amanti del cioccolato e soprattutto é senza glutine, per tutti coloro che ne sono intolleranti. Se poi, come in questo caso, la ricetta é di un grande Maestro Pasticcere che tutti adoriamo, quale é Sal de Riso, beh, che dire di più, se non che é superlativa?
Una torta indimenticabile.
E voi, l’avete già provata?
Brava!!
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grazie Carla! un abbraccio
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