Segnatevi questo titolo. Cercatelo nelle librerie.
Ne rimarrete incantati.
Si tratta di un libro fotografico e poetico allo stesso tempo. Ritratti e scatti di Nicoletta Prandoni e Fabio Scarso “catturati” durante i viaggi in India e Tibet vengono “descritti” o, se vogliamo, interpretati, da una poesia.
Il poeta in questione si chiama Giacomo De Nuccio.
26 anni, laureato in Lettere Moderne, Giacomo scrive poesie, con le quali comunica il mondo delle sue emozioni.
Lo scorso 15 ottobre presso il Teatro Condominio di Gallarate si è tenuta la presentazione del suo libro: una selezione di immagini, ognuna di queste presentata con la lettura ad alta voce della poesia che l’immagine ha ispirato in Giacomo.
Un volto, un momento particolare di vita quotidiana, un mosaico, delle spezie: ogni scatto, già pregno di colori ed emozioni, viene descritto dalla penna di Giacomo, in un modo così intenso e ricco di particolari, da emozionare e stupire, in un gioco di rievocazioni e rimandi alla storia dell’arte, a momenti di vita personale, ad emozioni universali.
Un’intesa, quella tra gli autori, che supera qualsiasi divario e si unisce in una splendida collaborazione tra due linguaggi così diversi: la fotografia e la poesia.
La gioia ha i piedi scalzi
Due dita
Il sonno
Ti riconosco
Il futuro del Tibet
Un Cavallo di cristallo
sono solo alcuni dei titoli di questi scatti fotografici, interpretati da Giacomo con la sua poesia e sensibilità.
Giacomo ha un dono ed è quello della scrittura, in particolare della poesia.
Con la scrittura Giacomo abbatte i muri dell’incomunicabilità verbale che la sindrome dell’X fragile ha innalzato dinanzi a lui, emozionandoci e regalandoci una grande lezione di vita, grande impegno e di sogni che si realizzano.
Lasciarsi trasportare lontano, in questo viaggio fatto di immagini, parole e grandi emozioni e’ stata, per me, davvero un’esperienza indimenticabile.
Trovate tAnte altre informazioni su Giacomo sulla sua pagina Facebook “il Posto di Giacomo”.