“Mamme Toste” e Paolo Crepet

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Quanto mi è difficile da circa due mesi ritagliarmi tempo sufficiente per questa mia passione, vivo sempre più ore all’aperto, il che non guasta, poiché fa bene anche a Liam. E’ proprio lui, infatti, a voler stare fuori, dopo il Nido, rifiutandosi di rientrare in casa, anche quando l’orario di cena imporrebbe di rincasare. Per non parlare della nanna: l’orario, se non mantengo io la regola “delle 21”, si protrae talmente tanto, da arrivare al punto un cui sono io a crollare dal sonno, e non viceversa.

Detto ciò, in questo periodo ho numerosi episodi da raccontare, ma il lasso di tempo trascorso tra l’evento ed il racconto, diventa quasi imbarazzante, a tal punto che ogni volta mi chiedo se ha ancora senso raccontarlo, poi mi dico “ma si’, in fondo l’argomento merita e mi sono affezionata all’idea di scriverci un post” per trasmettere quello che ho provato io, se possibile.

MA.GA.Oggi vediamo se riesco finalmente a raccontarvi di una bella serata trascorsa tra “Mamme toste”, (ovvero le mamme dei bimbi iscritti al Nido, soprannominate così grazie al nome del Nido stesso che allo stesso tempo ben rappresenta il modo di essere di tutte le mamme di questo millennio), accompagnate dalle tre educatrici del Nido Bimbi Tosti, Mara, Federica e Simona le quali, con grande attenzione, hanno informato le mamme di una Conferenza intitolata “Le Regole e la Crescita” , che si sarebbe svolta il 28 maggio al Museo MA.GA. Di Gallarate, il cui autore e oratore sarebbe stato Paolo Crepet, noto psichiatra, e un gran bell’uomo. Un grazie di cuore alle educatrici per aver promosso questa partecipazione di gruppo, e’ stata una gran bella serata.

Paolo Crepet

Abbiamo atteso in molte questa data, poiché interessate all’argomento e al personaggio. Certo, come sempre il problema principale e’ organizzarsi affinché il bimbo possa trascorrere con qualcuno la serata, in assenza della propria mamma. Per tutte le mamme, quindi, la stessa situazione, nel mio caso Liam ha trascorso una bella serata con il suo papà, mi ha salutato quasi come un ometto, consapevole che avrebbe trascorso qualche ora piacevole, e non con me.

Il Museo MA.GA. e’ molto apprezzato per le numerose mostre che ospita, pur non essendo vastissimo, e recentemente e’ balzato agli onori delle prime pagine per l’importante inaugurazione della Mostra dedicata a Vitttorio Missoni. La Conferenza intitolata “Le Regole e la Crescita” si e’ svolta nella Sala degli Arazzi, dove vi sono numerose installazioni ed arazzi firmati Missoni, illuminati ad arte che ti tengono con il naso all’insù, per la bellezza dei colori, del materiale, del gioco prezioso di luce che li rende particolarmente interessanti.

Sala degli ArazziSala degli Arazzi

Paolo Crepet si fa attendere, e la sala diventa presto gremita di mamme ed educatrici, pochi gli uomini presenti. Dalle prime parole, arriva subito un chiaro messaggio di estrema empatia, un modo di mettere a proprio agio gli ascoltatori, seduti in sala, un arte oratoria che annulla lo spazio e ti catapulta in un salottino intimo, mentre seduti ad un tavolino, sorseggi un te’ e parli del più e del meno, in un linguaggio semplice e semplificato, che arriva a tutti, seppur non banale, perché intriso di citazioni, esempi, collegamenti, e rimandi a momenti storici, a personaggi, che rendono il tema ancor più interessante. Concetti semplici e diretti, pieni di esempi.

Il tutto parte da una situazione reale, un’esperienza: l’uomo Crepet che viaggia su un treno e durante il proprio viaggio si ritrova due famiglie, una americana, una italiana. “Indovinate quale delle due non mi ha permesso di continuare a leggere il mio libro?”. Da questa domanda, e dalla risposta, chissà perché già conosciuta, parte il ragionamento e la filosofia di questa conferenza. L’esempio pratico di una famiglia media italiana che “iper stimola” il bambino, con continue attività, contro l’ipostimolazione del bambino che mette in atto la famiglia straniera, dove i genitori svolgono delle attività indipendenti da quelle del bambino, nella tranquillità e nel silenzio, gli adulti leggono, il bambino gioca o legge. L’ipostimolazione, quindi, e’ intesa come il non rispondere a tutte le richieste del bambino, farlo equivale a creare dipendenza. Adottare un’iperstimolazione del cervello del bambino, quindi anticipare tutte le possibili richieste proponendo mille attività diverse tra loro, oppure accontentare, soddisfare tutte le attività o le richieste dal bambino creerebbe una situazione di “dipendenza”.  I valori gradualmente crescenti di stimolazione portano alla maturazione: la crescita corporea, la crescita emotiva, la crescita cognitiva. Una crescita graduale e lenta serve ad evitare il rigetto futuro di ciò che si è avuto in eccesso, mentre agevola e favorisce una crescita sana del bisogno e del desiderio.

Crepet ci riporta agli anni ’60, quando una congiuntura positiva internazionale, economica, artistica, musicale e letteraria portava gradualmente ad una lenta ma costante crescita. Le necessità e le insoddisfazioni mettono in moto un meccanismo di attività, la necessità comporta umiltà, poiché consapevole di non avere, di non sapere, per questo mi attivo, cerco, invento, faccio. Le necessità, in un gruppo, creano quindi un circolo virtuoso, grazie alla “contaminazione” o “impollinazione”, vale a dire ad uno scambio di idee che portano al miglioramento. Una buona scuola, quindi, non soddisfa le necessità del bambino, ma le crea, mentre oggi siamo lontani da tutto ciò, poiché l’obiePaolo Crepetttivo e’ la soddisfazione dello stimolo, mentre il bambino deve saper fare da solo, attingendo e prendendo dai complementi intorno a lui. Non soddisfando continuamente i suoi bisogni, aiuteremo il bambino a desiderare qualcosa, affinché abbia delle proprie aspirazioni, delle aspettative, e desideri migliorarsi. Cercare lo “straordinario” che c’e’ nell’individuo. La crescita di se’ e l’autostima sono la vera maturità di una persona, creare le occasioni per fare cose, avere il diritto di sperimentare qualcosa, reinventare qualcosa di nuovo per poter cercare strade nuove. Continuità, rispetto e sensibilità. La negatività copre gli slanci di creatività, che porta alla sperimentazione. Non bisogna temere il cambiamento ma dobbiamo essere capaci di adattarci al cambiamento, questo consente di non isolarsi emotivamente e sensorialmente, una società che ha paura dei sensi, ha paura delle emozioni e di se stessa, dobbiamo invece favorire un atteggiamento che conduca i bambini ad “arrangiarsi” e noi, come adulti, imparare a fare due passi indietro, guardarli a giusta distanza affinché possano cadere e sapere cosa sia una caduta, affinché si possano fare degli anticorpi. Non dobbiamo soddisfare tutti i bisogni che ci vengono richiesti, poiché l’adulto non e’ un “inserviente”, noi siamo i Capitani dei bambini.

L’esempio di un bimbo piccolo che cerca da solo di allungarsi verso un tavolo sul quale vi e una bottiglia: se lo lasciamo fare potremo vedere quante volte proverà ad afferrarla, se e quante volte cadrà. In questa semplice esperienza il bimbo potrà sperimentare, ad esempio il “dolore” di cadere, per poi tentare di alzarsi, magari cadere di nuovo e rialzarsi; sperimenterà l”ambientamento” imparerà cioè a capire se quell’oggetto e’ per lui oppure no. Così nell’educazione. Lasciarlo provare, lasciarlo fare, l’educatore non dovra’ intervenire, ma solo se il bambino non riuscirà, allora si potrà intervenire. Questo processo permette di far maturare l’autostima e la creatività. E’ inoltre fondamentale far riposare i bambini o i giovani, assicurando loro le necessarie ore di sonno e di riposo. Non solo, Crepet fa inoltre riferimento al fatto che noi adulti spesso educhiamo seguendo i nostri sensi di colpa, permettiamo quindi ai nostri bambini e ai nostri giovani di fare qualsiasi cosa, nel timore di un NO. Educare secondo i sensi di colpa fa perdere la nostra autorevolezza. E’ inoltre importante che i genitori siano uniti di fronte al bambino, poiché qualora la pensassero in modo opposto, farebbero sicuramente danno: “l’educazione non e’ democratica, il capitano decide”. E’ così complicato dire di No? Per i bambini e’ fondamentale sapere che sulla nave c’è il Capitano ed e’ colui che sa dove si sta andando, e quindi da la giusta direzione.

Paolo CrepetUn altro dei concetti fondamentali espressi da Crepet e’ quello di concentrarsi sull’essenziale. Facciamo le cose essenziali. E’ davvero così importante oberarli di impegni e di attività sportive tanto da renderli sempre impegnati? E’ sempre così importante farli socializzare a tutti i costi? Se il nostro bambino desidera stare da solo, non dobbiamo averne paura, il bambino deve imparare anche a stare da solo. Essenziale anche nei giochi che li circondano. Basterebbe una scatola di costruzioni, che consente loro di costruire con le proprie mani. I figli si conoscono guardandoli ed osservandoli, sempre alla giusta distanza, e dobbiamo avere il coraggio di fare almeno due passi indietro che rassicurino il bambino, per fargli capire che non avrà sempre bisogno di noi, ma potrà imparare a fare senza o da solo. dobbiamo credere nei nostri figli e dar loro fiducia. Ricordiamo inoltre che noi non siamo gli amichetti dei nostri figli, e quindi non siamo loro pari, noi siamo i genitori. Il Capitano che indica la direzione e sa dove sta andando. Non dobbiamo essere disponibili sempre.

Una donna stanca ha diritto ad avere il proprio spazio libero, se non c’è bisogna prenderselo, questo insegnera’ al bambino che un domani anche lui dovrà difendere i propri spazi.

Il tempo per te, ti rende migliore.

 

16 commenti Aggiungi il tuo

  1. momfrancesca ha detto:

    Stupendo. Grazie Cri per aver condiviso questo messaggio e soprattutto per averlo scritto così bene! Complimenti.

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    1. La Cri' ha detto:

      Ciao Francy, grazie a te per il tuo gentile feedback. E’ stato così interessante che non vedevo l’ora di condividere il suo messaggio.
      P.s. Non mi sono dimenticata del liebster a., spero di riuscire risponderti presto. Un abbraccio

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      1. momfrancesca ha detto:

        😊😊
        Non ti preoccupare, io ho dimenticato per strada dei Tag, e sinceramente mi ero anche scordata chi avevo nominato per quale 😋!
        Ma poi, leggendovi, dico “aaaah, è vero!” Non riuscendo più a seguire molto il blog mi scordo, purtroppo, di alcuni particolari ☺️

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  2. MeryLenn ha detto:

    Davvero in gamba questo Crepet, indicazioni giustissime, buona settimana! 🙂

    Date: Sun, 14 Jun 2015 21:59:01 +0000 To: silvia-1959@live.it

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    1. La Cri' ha detto:

      Si, il suo messaggio arriva forte e chiaro e semplice. consiglio vivamente di andarlo a sentire, sta tenendo molte conferenze in tour per l’Italia. Grazie per essere passata!

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  3. newwhitebear ha detto:

    Indicazione giuste con esempi concreti. Troppo spesso noi genitori ricopriamo di attenzioni i nostri figli. Noi, che abbiamo avuto il piacere di conoscerlo, abbiamo cercato di crescere la figlia più o meno come indicato da lui.
    Hai ben descritto quella serata.
    Complimenti.

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    1. La Cri' ha detto:

      E’ stata davvero una bella conferenza, il tempo e’ volato, sembrava dialogasse con il pubblico,seppur fosse lui l’oratore, e tra ironia, sarcasmo e severità ha saputo trasmettere importanti concetti, e’ arrivato a tutti. Lusingata di ricevere i tuoi complimenti, ancor di più sapendo che lo hai conosciuto personalmente. Hai voglia di raccontarmi qualcosa in più? Sono curiosa, il giusto si intende… 😊
      Grazie ancora e buona giornata!

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      1. newwhitebear ha detto:

        Felice pomeriggio

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      2. newwhitebear ha detto:

        Mi spiace che per un refuso, la mancanza di un “non” abbia ingenerato confusione. Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo. Quello che volevo dire era che pur non conoscendo le sue teorie abbiamo cresciuto nostra figlia più o meno come dice lui.
        Ciao e mi scuso ancora per questo.

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  4. Laura ha detto:

    Bellissimo, brava Cri per averlo condiviso, un abbraccio cara, ❤

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    1. La Cri' ha detto:

      Buongiorno Laura, grazie a te, e’ davvero bello avere questi riscontri positivi, ne e’ valsa la pena allora ritagliarsi del tempo per trasmettervi il suo messaggio. Un abbraccio e buona giornata! ❤️

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      1. Laura ha detto:

        E si’, il blog deve principalmente essere piacevole per te e quando riesci dare belle emozioni a chi ti legge hai raggiunto il tuo scopo, baci cara, ❤

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  5. alessialia ha detto:

    beh! grazie di aver condiviso! sono parole e concetti giusti che dovremmo cercare di seguire sempre! impariamo piano piano!

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    1. La Cri' ha detto:

      Grazie Francy! Sono davvero lusingata. Crepet e’ un personaggio e rinnovo l’invito a tutte le mamme e non, se riuscite o se passa dalla vostra città, andate ad ascoltarlo, ne vale la pena! Ci riporterà tute con i piedi per terra.
      Grazie ancora!

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      1. momfrancesca ha detto:

        Non so perché, ma non ho ricevuto la notifica di questo commento.. Stavo venendo a controllare se ti era arrivato il pingback perché, ieri, non avevo fatto in tempo ad avvisare i miei nominati 😊
        Ad ogni modo, spero sì di poter assistere un giorno ad una sua conferenza.

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