Qualche giorno al mare

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In spiaggia

A volte mi fermo a pensare a quanto tempo della nostra vita scivoli via, risucchiati come in un vortice senza fine, fatto di lavoro, scadenze, orologi, mille impegni, corse contro il tempo.

Tic tac, le lancette del’orologio corrono all’impazzata verso il giorno dopo, e come un cricetino sulla propria ruota gira vorticosamente all’inseguimento di non so cosa, io corro, e corro, e corro. Da quando suona la sveglia, corro per prepararmi, per preparare Liam, corro per uscire di casa in orario, per arrivare al lavoro puntuale, corro contro il tempo, per ritrovarmi in un traffico composto da persone come me, che corrono. Entro in ufficio, e tutto quello che c’è da fare e’ “correre”, fare, fare e ancora fare. Perché chi si ferma e’ perduto e quando ti perdi e’ poi dura recuperare. Esco di corsa, faccio la strada “al contrario” verso il nido e verso casa, e sempre di corsa, e se mi fermo, e’ colpa di un ingorgo. Alla fine di questo tour de force, varco la soglia del Nido e il tempo per un attimo si ferma: mi godo questi due minuti in cui il mio bimbo realizza che sono arrivata e sono proprio io, la sua mamma, e corre, si, corre, anche lui, dal centro del salone mi viene incontro correndo, accogliendomi con un grande sorriso. I cinque minuti della mia giornata in cui tutto si ferma per un istante.

E questa settimana, la corsa quotidiana, il rumore, la frenesia, la stanchezza, le mie palpebre sempre più socchiuse da un grande sonno arretrato e dallo stress accumulato, i preparativi composti da tre trolley per quattro giorni di vacanza, si sono fermati nell’attimo in cui siamo saliti in macchina noi tre: chiudiamo le portiere, il motore acceso, si parte, destinazione Arenzano.

Per il tempo di un’ora e mezza, lascio fuori dalla macchina una frenesia da cui era indispensabile staccarsi, almeno per qualche giorno, per assaporare un ritmo di vita più umano, più dolce, più armonioso, che ci accoglie quando arriviamo.

Sarà il viaggio relativamente breve e quindi “sostenibile”, sarà che eravamo tutti molto stanchi, fatto sta che arrivare al mare, fare check-in in hotel, svuotare le valigie ed iniziare a godere i momenti di una breve vacanza, fanno sentire meglio.

Riprendere in mano il proprio tempo, il proprio spazio, fatto di luce, sole, mare, spiaggia, secchiello e paletta, sabbia da tutte le parti e dentro il costume, colazione lenta con cappuccino e brioche, fette biscottate e marmellata, lunghe dormite su un materasso che non e’ il tuo, ma nonostante ciò, e’ terribilmente comodo. Prepararsi per uscire tutti e tre insieme a cena, prendersi il tempo di scegliere il luogo dove cenare per poi scoprire che una piccola osteria ti fa sentire come a casa. Fermarsi sotto le piante all’ombra dei pini marittimi che costellano il lungomare, dove trovi file e file di panchine fresche, mentre il resto del mondo al sole si cuoce, e la sabbia scotta terribilmente sotto i piedi. Due, tre giri sulle giostre, il cavallo bianco, che sembra uscito da una favola, l’aeroplano, la macchinina, c’è anche la nave ed il suo capitano.

Giostre

Palme, le due sdraio e l’ombrellone, i venditori ambulanti con i parei formato matrimoniale di cotone indiani che pesano un quintale. Il Cornetto Algida comprato al bar dello stabilimento balenare, il Fior di Fragola per rinfrescare le papille gustative, i tuffi e gli schizzi di acqua gelida di giugno, incautamente causati da bambini e dai loro giochi nell’acqua, la nave merci che all’orizzonte, lentamente, attraversa il mare, destinazione chissà dove, le buche nella sabbia che ad ogni onda si riempiono d’acqua, le impronte dei piedini del mio bimbo che corre lungo la battigia, che le onde cancellano, sassi grandi e piccoli, bianchi, verdi e grigi, pezzetti di vetro colorati, i cui spigoli sono stati ormai smussati dal sale e dall’acqua, in una continua ed incessante erosione.

Sassi e ciottoli

Le nuvole sopra la mia testa, i piedi pieni di sabbia grigio scuro, sembra quasi incollata alla mia pelle, come un tatuaggio, bimbi piccoli scalpitanti a riva, neonati sotto l’ombrellone avvolti dalle possenti e grosse braccia materne che hanno già cresciuto un paio di figli.

NuvoleSecchiello e palette

Il porticciolo e le sue barche attraccate, barche a vela al largo, qualche yacht di passaggio, voglia di salpare e navigare.

Tra le vie di Arenzano, focaccerie golose, carte piene d’olio e una focaccia che non smetteresti di mangiare, panchine, molte panchine, all’ombra, ristoranti ed osterie, negozi di giocattoli, gelaterie. Edifici colorati elegantemente, con decori sulle pareti che creano profondità e spessori, come fossero sculture, stemmi, cammei, nicchie affrescate, un po’ come le abbiamo viste a Finale Ligure.

Pareti con affreschi in rilievo

Il Grand Hotel di Arenzano domina con la propria imponenza l’arrivo in città, le sue palme altissime e le sue trifore rendono sontuoso questo angolo di città. Nel suo enorme cortile, auto da tutta Europa. Da qui si accede all’area delle piscine, affollata di ospiti che non amano salsedine e sabbia. Nella sua sontuosa hall, un pavimento tirato a lucido ed arredi piuttosto classici, casse di pregiate bottiglie di vino, un via vai di stranieri alla Reception. Nella sala principale dove viene allestita la colazione, un buffet ampio e vario, non manca nulla, un pianoforte a coda arreda un angolo della sala. La camera e’ molto grande, una moquette verde che sembra velluto, gli arredi di legno rendono la camera accogliente. Dal cancello, attraversi la strada e ti trovi subito in spiaggia e sul lungomare. Dimenticare l’auto per quattro giorni e’ per me un grande vantaggio che mi consente di riposarmi molto di più. Ritrovare il piacere di camminare e di fare lunghe passeggiate, soprattutto di sera, quando il sole non brucia più.

Il tempo nelle mie mani mi sembra scorra lentamente, lasciandomi il tempo di riposare con la mia famiglia, facendo sembrare questi quattro giorni un periodo molto più lungo, piacevolmente dilatato, tempo piacevolmente ritrovato. Liam sempre più grande, ritrova quel sodalizio, tutto maschile, con suo padre: finalmente riesce a goderselo un po’ e a giocare con lui. Noto che questo bimbo ormai “grande” sta gradualmente staccandosi da me, come presenza onnipresente, per fare nuove esperienze e scoprire nuove cose con il suo papà, che, se da un lato non dice mai di no, dall’altro e’ il suo punto di riferimento per ogni nuova sfida che deve superare per poter essere considerato un “bimbo grande”.Un bimbo che a settembre andrà alla scuola dell’infanzia, e per questo, dovrà essere pronto.

Noi tre

 

21 commenti Aggiungi il tuo

  1. Laura ha detto:

    E’ sempre così piacevole leggere i tuoi racconti di quotidianità che, in questa notte calda di Giugno, sei tu ad avermi dilatato il tempo, ad avermi fatto rivisitare luoghi a me cari, della mia terra, luoghi simili al posto in cui abito.
    E’ quasi un dovere riprenderci il nostro tempo non appena se ne hanno le possibilità, poco importa dove si va, o cosa si fa, spesso basta molto meno di una vacanza, basta qualcosa di nostro, a misura di famiglia… per ridonarci un sorriso e permetterci poi di ricominciare la quotidianità, la routine e le corse abituali, totalmente rigenerati.
    Un caro abbraccio a te ed un bacino al piccolo ometto Liam 🙂

    PS: WP non mi faceva più pervenire le notifiche dei tuoi post, tanto che mi son dovuta disiscrivere e iscrivere nuovamente… ma si puo? :-/ grrrrrrr!!! 🙂

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    1. La Cri' ha detto:

      Cara Laura, ti ringrazio molto, ciò che mi piace di più di queste condivisioni e’ che le nostre vite nella forma possono essere così diverse, una dall’altra, ma alla fine sono composte da sentimenti, e per questo motivo, ci sentiamo sempre tutti così coinvolti quando a parlare sono le emozioni che viviamo. Coinvolti e partecipi, perché il “sentire” e’ parte importante di noi.
      Un baciotto anche da parte di Liam. Io, invece, ti abbraccio forte, la tua terra e’ molto accogliente e mi sento a casa, la sto scoprendo poco alla volta…

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  2. rosenuovomondo ha detto:

    che bello!!! che voglia!!!

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    1. La Cri' ha detto:

      Il tempo e’ stato splendido ed il mare ancora un po’ freddino, ma la vacanza e’ sempre vacanza, solo pronunciare questa parola mi rilassa! Grazie di essere passata!

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  3. ma ma …eri qui a due passi da me!!!! oh… arenzano è la meta delle ns passeggiate serali… a me piace anche d’inverno… hai provato il gelato della gelateria sasso? …. c’ero giovedi pm 🙂 kisss

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    1. La Cri' ha detto:

      Cara Rosa. Non mi dire! Magari ci siamo anche incrociate e non lo sappiamo 😊… Siamo arrivati nel primo pomeriggio in albergo, ma abbiamo messo il naso fuori verso le quattro. Senti, la prossima volta che decidiamo per la Liguria ti scrivo così organizziamo per conoscerci! Che ne dici? 😉 Sono posti talmente belli che non lasceremo la Liguria facilmente…un abbraccio!

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      1. ci conto!!!! molto volentieri ! kiss e buona giornata✸¸.•°*”˜˜”*°•.☼

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      2. La Cri' ha detto:

        Assolutamente si! 😉

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  4. Ma quanto ci vorrà da Verona ad Arenzanp?! Perché vengo anch’io eh!

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    1. La Cri' ha detto:

      Buonasera cara Silva…beh sulla carta, tre ore da Verona, senza traffico. E’ proprio li, l’incognita! Dunque la prossima volta, vi avviso prima care amiche, magari riusciamo a trovarci! Grazie e buona serata

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  5. newwhitebear ha detto:

    Ogni tanto serve un diversivo e la vacanza è proprio quello che vuole. leggendoti, mi pare di vederti prima indaffarata casa-nido-lavoro-nido-casa e non è finita. Però la vacanza a arenzano hai di fatto rallentato le lancette del tempo.
    Belle immagini e parole rilassanti.
    Felice settimana

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    1. La Cri' ha detto:

      Grazie, e ben ritrovato. E’ esattamente lo stato d’animo vissuto in questi giorni, il relax. Sino contenta di essere riuscita a trasmettere questa sensazione positiva di benessere.
      Una serie di fattori, sicuramente abbandonare l’auto per quattro giorni e’ per me grande occasione di riposo!
      buona serata

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      1. newwhitebear ha detto:

        Ti comprendo perfettamente!
        Felice serata

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      2. La Cri' ha detto:

        Grazie a te, buona giornata! Mi aspettano i ritmi di sempre…

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      3. newwhitebear ha detto:

        Felice serata.

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  6. Laura ha detto:

    Baci tesoro, una meraviglia il mare, Arenzano e’ carina, in moto ci mettiamo un oretta, un bagno, la pizza e a casa, 😀

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    1. La Cri' ha detto:

      Ciao Laura, la Liguria e’ il posto più vicino per chi vuole un po’ di mare ed arriva da Lombardia e Piemonte, da queste parti moltissimi negli anni han comprato casa, soprattutto a Varazze. Fortunella, in moto e’ uno spasso e soprattutto superi anche il traffico! La prossima volta che vado ti avviso, potrebbe essere che ci incontriamo li per mangiare una pizza insieme? Baci e buona giornata!

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      1. Laura ha detto:

        Che bello, mi piacerebbe, sai che quando lavoravo andavo spesso a Varazze per dei corsi di aggiornamento (c’e’ una sala conferenze fantastica! 🙂 )e mi portavo tutta la famiglia, compreso il cagnolino, allora piccolo, andavo nell’Hotel Cristallo, molto bello, si mangia benissimo e sono di una gentilezza unica, pensa che potevo tenere Willy in camera, l’ho portato anche nel ristorante, stava bravissimo, 🙂 baci tesoro, ❤

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      2. La Cri' ha detto:

        Mi hanno detto che Varazze e’ molto bella! Chissà il tuo cagnolino com’era contento! 😍
        Sicuramente mi farò sentire, facciamo un gruppetto di blogger della zona! Baci e buonanotte…

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      3. Laura ha detto:

        Buonanotte Cri, un abbraccio, ❤

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  7. alessialia ha detto:

    che meraviglia…! ogni tanto staccare la spina serve proprio… poi al mare! io l’adoro, e anche piccoletta! il prossimo week end si lavora, ma quello dopo si vaaaaaaaa! che bello il tuo racconto e le tue immagini…!

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