Dal pediatra

il

Ed io che pensavo di averla scampata bella, quest’inverno sembrava filato via liscio, senza particolari problemi, senza influenze. Così ho pensato tra me e me che Liam finalmente si era fatto un po’ di anticorpi, rispetto all’anno scorso quando un giorno si e l’altro pure, poverino, tutti i virus in giro erano i suoi. Se non che, durante il week-end e’ stato male con il virus gastro intestinale, domenica però sembrava come nuovo. Soddisfatta, ho pensato che c’è l’eravamo cavata con poco, poco meno di dodici ore di virus, Domenica sera tranquilla, doccia e pigiama, pronti per una lunga nuova settimana.

Niente da fare, Liam sta di nuovo male, povero, un’altra nottataccia. Sto virus proprio non lo sopporto…tra adulti e bambini non se ne contano più..rimaniamo, così, a casa lunedì e martedì. Ieri mattina, un po’ rintronata dal sonno, dimentico di chiamare il pediatra nell’orario di ricevimento del mattino, Dalle nove alle undici, chiamo jnfatti alle 11.05 e giustamente mi risponde la segreteria telefonica, ma poi mi dico, so che cosa devo fare, intanto vediamo se migliora un po’.

Oggi per fortuna il pediatra riceveva nel pomeriggio, ho avuto quindi tutto il tempo di ricontrollare l’orario per poi chiamare e fissare l’appuntamento: ok, si va alle 15.30. Liam ha soggezione del “dottore”, per quanto sia un pezzo di pane, pacifico e serafico, ammetto che non ci va molto volentieri. Altra cosa invece con la sua sostituta, la dottoressa, forse più estroversa, settimana scorsa, per la visita fatta per una congiuntivite,l’ha accolto con un sorriso tale che lui se n’è innamorato a tal punto da darle un bacetto, e, mio figlio, in questo, posso dire che i baci se li prende ma raramente li da. Ovviamente oggi, prima di uscire, continuava a ripetermi che saremmo andati dalla dottoressa e così, per abituarlo all’idea che avrebbe ritrovato in studio il suo dottore, ho pensato di incuriosirlo con la storia del cavallo.

Il pediatra adora i cavalli e fa equitazione. In studio ci sono diverse fotografie.

“Liam, sai cosa facciamo oggi? quando andiamo dal dottore gli chiediamo due cose: la prima, dove ha lasciato il suo cavallo, e la seconda come si chiama..” Liam sembrava contentissimo, dato che poco meno di dieci giorni fa siamo stati in fattoria a contatto con animali ed i cavalli.

Nonostante lo studio sia a cinque minuti di macchina da casa, ho sempre il terrore di non arrivare in tempo: lavarlo, cambiarlo, vestirlo, prendere il borsone del cambio, ricordarmi il libretto sanitario, fazzoletti di carta, eventuale acqua, ciuccio per le evenienze drammatiche di capricci incontrollabili, lavarmi, vestirmi, non dico truccarmi perché ultimamente sono così stanca che questo vezzo che ho sempre ritenuto un must prima di uscire di casa, in talune occasioni l’ho abbandonato, mio malgrado, ed il mio specchio non approva…Siamo quasi in orario, la macchina e’ parcheggiata fuori, facciamo due passi ed incrociamo i vicini in giardino con il cagnolino, due chiacchiere volentieri, ma rischio di arrivare in ritardo. “la saluto, eh? Arrivederci”..

Sembra scoppiata primavera, non esco da qualche giorno di casa ed improvvisamente passo dal cappotto al trench? via la sciarpa e via il cappello, accendo l’aria condizionata per rinfrescare un po’ l’abitacolo. In qualche minuto arriviamo.

La sala d’attesa dello studio e’ un luogo dal quale Liam non si staccherebbe mai: la cucina in miniatura ed un piccolo forno, libri e costruzioni, peluche, giochi lo tengono impegnato in attesa del nostro turno. La cucina e’ la sua preferita: tra bricchi e piattini e forno si diletta, apre e chiude lo sportello del forno giocattolo ed io mi diverto a guardarlo giocare.

Tocca a noi, una ragazza dai capelli lunghi rossi ci accoglie, mi è’ molto simpatica, non solo per i capelli rossi, ma anche per questo sorriso così giovane e spensierato da ricordarmi i miei vent’anni (che non ho più s’intende..). Apriamo la porta, Liam sorridente con uno dei bricchetti in mano entra speranzoso di trovare la dottoressa, ma, trovandosi di fronte il pediatra, si arresta e il sorriso svanisce. Tenero, per incoraggiarlo ad entrare gli ricordo che dobbiamo chiedere qualcosa al dottore. Ma Liam ha perso la parola. ammutolito, un sorriso a denti stretti. Sale sul lettino, e mentre mugugna, cerco di tranquillizzarlo: “allora, Liam, ti ricordi, cosa dovevi chiedere al dottore?”

Il pediatra Lo visita, controlla le orecchie, la bocca e dice:” allora, sentiamo un po’, cosa mi volevi chiedere?… Vediamo, vuoi sapere come si chiama il mio cavallo?”

Io e Liam basiti, ma come, ha letto nel pensiero?

Questa risposta ed un bel disegno a penna di un cavallo con il suo nome fatto davanti ai suoi occhietti incuriositi, hanno finalmente, dopo ben due anni e mezzo, fatto avvicinare Liam al suo medico.

Un cavallo li ha messi in sintonia.

Liam adora i cavalli.

Liam ora adora il suo pediatra.

Fattoria Pasque'

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19 commenti Aggiungi il tuo

  1. Laura ha detto:

    Che bello il tuo racconto, Liam e’ un bambino stupendo, molto intelligente, l’influenza c’e’ un po’ dappertutto, con questi sbalzi di temperatura, marzo e’ pazzerello, un bacione grande a te e al tuo piccolo, buona giornata per domani, ❤

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    1. La Cri' ha detto:

      Grazie Laura, sei sempre tenera..sai che oggi tocca a me restare a letto?ho beccato il virus e sto malissimo…😱

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      1. Laura ha detto:

        Mannaggia, io ho fatto quella intestinale, sono stata malissimo, spero ti passi in fretta, stai al caldo e tranquilla, baci cara, anche al tuo piccino, tvb, ❤

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      2. La Cri' ha detto:

        Grazie cara,e ‘ stata una settimana difficile ma il peggio e’ passato.

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      3. Laura ha detto:

        ❤ guarda di star bene, un bacione e buon weekend, ❤

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  2. sensibilità ed amore conquistano sempre i cuccioli ♥

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    1. La Cri' ha detto:

      Grazie Rosa! E’ vero, per queste piccole creature si fanno dei gesti meravigliosi.

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  3. gattolona pasticciona ha detto:

    Ciao Crì. che bel racconto questo con il tuo bambino! In genere gli animali sono una figura molto tranquillizzante ed amichevole per adulti e bambini, soprattutto i cavalli che aiutano anche le persone affette da garvi handicap fisici e psicologici con la ippoterapia. Anche a me piacciono molto anche se la loro altezza, un poco mi spaventa, ma quando sarò pronta salirò sopra ad uno di loro. Buona giornata e quando hai tempo passa da me a fare due chiacchiere! Fabiana.

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    1. La Cri' ha detto:

      ma ciao gatto l’ora pasticciona, passo a trovarti! Grazie per questo tuo bel commento, la pet therapy e’ qualcosa di speciale, spero di riuscire a parlarne, al nido hanno un bel programma con … Non voglio anticipare nulla ma ne parlerò presto. Un abbraccio!

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      1. La Cri' ha detto:

        Scusami, gattolona pasticciona, il correttore automatico crede sempre di conoscere tutte le parole, e spesso le sbaglia 😜

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  4. mammagisella ha detto:

    Che bella storia.. I pediatri sanno anche essere empatici!

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    1. La Cri' ha detto:

      ciao Gisella, grazie per il tuo commento, trovo anch’io.

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  5. semprecarla ha detto:

    Mi sono innamorata di Liam 😍

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    1. La Cri' ha detto:

      Carla, potrei essere gelosa sai? 😉 grazie per questo commento così tenero! Liam spesso mi lascia senza parole per comportamenti E gesti. Un abbraccio

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  6. natadolce ha detto:

    Guarda, sia la mia seconda figlia che l’ultimo, il maschietto, fino all’età di 2 anni circa, quando li portavo dalla pediatra, cominciavano a piangere nel momento in cui entravamo nella sua stanza e smettevano quando chiudevamo la stessa porta per tornarcene a casa…questo perchè, pur essendo bravissima come medico, purtoppo non sa essere molto simpatica con i bimbi e non sorride spesso e molti bimbi si sentono in soggezione. Meno male comunque che questa fase l’abbiamo superata!

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    1. La Cri' ha detto:

      Cara Nata, anche Liam viveva così le visite dal nostro pediatra. la sostituta però mi ha fatto venire in mente che a volte basta un gesto che crei sintonia col bimbo, nel caso del dottore, il cavallo e’ finalmente un punto di incontro. Grazie per essere passata di qui.

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  7. newwhitebear ha detto:

    Liam è un ragazzino sveglio e maturo, perché è riuscito ad associare una cosa piacevole, i cavalli, al pediatra, che gli procurava problemi.
    Ma complimenti alla mamma, davvero brava psicologa, e scrittrice.

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  8. manutenzionepiscina ha detto:

    Un amore di bambino. Complimenti. Annalisa 🙂

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    1. La Cri' ha detto:

      Grazie, un amore…peperino! 😉

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